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Channel: Lo Sgargabonzi !
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Grillo secondo Malick

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Sto volando.
Volo verso di te.
Cosa eravamo noi?
Ti stavo aspettando.
Mi sembra di toccarti.
Dove stiamo andando?
Incidente.
E’ tutto svanito. 
Finito, dissolto, annientato.
Ferrari distrutta.
Vite.
Dove eravamo noi?
Sconosciuti che camminavano accanto alla morte.
Li abbiamo illusi di lamiere.
Morti.
Morti viventi socialisti.
I tuoi genitori sono dei morti, piccolo.
Guardali.
Nuvole adagiate sui cruscotti dell’essere.
Schizzi di entropia sui lunotti del cosa eravamo noi.
Un occhio azzurro cielo sul posacenere dell’anima.
Dove eravamo noi, Lucrezia?
All’autogrill.
Diciamogli all’autogrill.
Ci siamo raccontati storie.
Quello che avevamo era niente.
Lo abbiamo trasformato in niente.
Mentre eravamo all’autogrill.
Autogrill autogrill.
Blublublublublu non voglio sentire altro blublublublublu.
Autogrill.
Ci avevano rubato la macchina all’autogrill.
Una macchina piena di nuvole.
Dove eravamo noi?
Cosa ci siamo dati?
Stiamo svanendo.
Siamo nuvole.
Ragazzi è una cosa pazzesca.
Meno elle.



Lightening Afterhours

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La faccio breve: 15 esempi su come sia possibile alleggerire il cazzutismo dei titoli delle canzoni degli Afterhours grazie a dei semplici accorgimenti.

  • Lasciami leccare l’adrenalina, geometra Berlinghieri
  • Ballata per la mia piccola iena e per mio cognato che sta tanto male
  • Vieni dentro veloce che il lunedì saremmo chiusi
  • Posso avere il tuo deserto in cambio del lattante?
  • Dentro Marylin Manson per il furto di un recinto
  • Quello che non c’è si prende all’Eurospin
  • Spreca una vita per Zangief, ‘sto incapace!
  • Neppure “carne da cannone” per Dio, maledetto T9!
  • Fosforo e blu invece le riconosce
  • La sottile linea bianca è il tipico difetto degli LCD della Phonola
  • I milanesi ammazzano il Sabato e tutti i quotidiani indipendenti a forza di dar retta a De Bortoli
  • Il compleanno di Andrea Vianello è finito in pianti perché l’hanno spogliato
  • Io so chi sono i Lautari
  • La gente sta male a Viserbella da quando hanno tolto l’Eurospin
  • Voglio una pelle splendida per l’agenda di quest’anno del Monte dei Paschi

20 curiosità su Stefano Rodotà

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  • E’ il padre di Bam Margera.
  • Da piccolo registrò i suoni degli uccelli e quando andò ad ascoltare il nastro trovò incisa la voce di sua madre morta.
  • Fino a cinquant’anni amava vestirsi come Bob Rock.
  • In casa ha la doccia con l’acqua calda a gettone.
  • Negli anni ’70 seguiva i concerti dei Queen esclusivamente per John Deacon.
  • Per una serie incredibile di coincidenze incrociate non ha mai visto un tostapane.
  • Il verso “rivoglio le mie ali nere, il mio mantello” della canzone Quello che non c’è degli Afterours è da attribuirsi a lui.
  • Una volta dette uno schiaffo a Piero Badaloni senza nessun motivo, se non una semplice scommessa col cognato.
  • Ha dichiarato che la sua priorità come Presidente della Repubblica sarebbe stata quella di far avere a ogni cittadino italiano una piccola chitarra hawaiana per rilassarsi camminando.
  • Da sempre si dichiara innamorato di Maddalena Corvaglia.
  • D’estate ama scandagliare la spiaggia col metal detector alla ricerca di un metal detector migliore.
  • Quando è emozionato emette dei fischi assordanti.
  • Fra le sue passioni trovano posto la filatelia, i libri antichi e scopare sul biliardo.
  • Fece discutere il suo primo commento sulla strage di piazza Fontana: “E’ chic ma non impegna”.
  • Ha proposto una legge contro lo sfruttamento dei plasmidi da parte dei ribosomi nelle cellule, poi abrogata perché ritenuta inapplicabile.
  • Si è autodenunciato alle autorità come persona potenzialmente pericolosa per Maddalena Corvaglia e la sua famiglia.
  • Nei bagni pubblici, ama pulirsi il sedere a giro con i fogli copriciambella.
  • La sua email istituzionale è coppiaperta@palazzochigi.it
  • Non ha mai aperto l’armadio di camera sua convinto che all’interno ci sia Enrico Maria Salerno.
  • Dare una caramella d’orzo a Rodotà è come dare una rivoltella ad una scimmia: te la tira!

Appello a Jocelyn

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jocelyn

Io non so perché, ma ho come la sensazione che in questo momento mi stai leggendo.
E allora ascolta.
La gente ti chiama mostro, maniaco, belva.
Ma in questi anni penso di avere imparato a conoscerti e forse anche a capirti.
E so che tu sei soltanto il povero schiavo in realtà di un incubo di tanti anni fa che ti domina.
Ma tu non sei pazzo come la gente dice.
La tua fantasia, i tuoi sogni ti hanno preso la mano e governano il tuo agire.
So anche che in questo momento probabilmente, ogni tanto, cerchi di combatterli.
Vorrei tu credessi che anche noi vogliamo aiutarti a farlo.
Lo so che il passato ti ha insegnato il sospetto, la diffidenza, ma in questo momento non ti sto mentendo.
E non ti mentirò neanche dopo, se e quando deciderai di liberarti di questo mostro che ti tiranneggia.
Tu sai quando e dove trovarmi, io ti aspetterò.


Chi era Margherita Hack?

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E’ morta Magherita Hack, aveva 92 anni e combatteva da lungo tempo contro un male incurabile e ora potrà continuare a combatterlo nei pascoli del cielo.
Nonostante le precarie condizioni di salute, si è resa attiva fino alla fine, tanto che in questi giorni era a Roma per partecipare al Taormina Film Festival insieme ad altri attori che condivisero la sua esperienza sul set de I Soprano. Amante tanto della scienza che della mondanità, la “lady di ferro” (come soleva apostrofarla il collega senatore a vita Giulio Andreotti) ebbe una vita intensa e che più di una volta ha dato da dire ai rotocalchi, come quando nella Saint Tropez degli anni ’60 si rese celebre per un suo flirt con l’attrice francese Brigitte Bardot. Anche se era conosciuta come “la stilista dei colori”, non di sole tonalità pastello si è pigmentata la sua esistenza terrena: fattasi notare come attrice teatrale che amava mettere la propria avvenenza al servizio d’una appassionata militanza politica, nel 1972 venne rapita e violentata da un gruppo di astrofisici di estrema destra. Si legò quindi ad uno di loro, l’attore Dario Fo, che è rimasto accanto a lei fino alla fine. Ma la vita di famiglia non le impedì di mettere all’opera tutti i suoi infiniti talenti e vivere le proprie passioni, che andavano dalla musica alla politica. Fu prima organista dei Doors, poi solista del mitra con l’obbligo del secondo controfagotto nella Banda Lustig, quindi medico personale di Silvio Berlusconi e ancora presidente del Venezuela, nonché mascotte di Bim Bum Bam nel personaggio di Don Gallo. Abile e inquietante trasformista, nelle feste dei vip cambiava continuamente sembianze, passando da Little Tony a Mariangela Melato nel tempo di uno sbattere di palpebre per poi ritrovartela come Carlo Monni uscito da una cassapanca. Un punto di riferimento per l’astrofisica moderna, pioniera nello studio dell’antimateria e delle teorie dei quanti, ma “solo una donna e una mamma straordinaria” come ama ricordarla Paolo Jannacci. Ciao Califfo!


Facedeath

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Ore 5.58
Sta succedendo. Corro in ospedale. :-(

Ore 12.33
Papà se ne è andato un’ora fa. Penso che Dio l’abbia voluto con sé perché aveva bisogno di un nuovo angelo. Ciao papà, ti voglio bene.

Ore 14.46
Ecco, ora so cosa si prova ad essere sola al mondo. :-(

Ore 18.02
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Ore 18.36
Sono ubriaca perché disperata per la morte di papà. Mi sto lasciando andare. :-(

Ore 20.07
Sfogliando l’album dei ricordi… :-(

Ore 20.52
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Ore 21.28
Sono già passate alcune ore, ma ancora non riesco ad accettare la morte di mio padre. Penso sia normale. Cliccate “mi piace” se pensate che è normale.

Ore 00.12
Cotta.

Ore 7.20
Purtroppo ieri papà ci ha lasciati, perdendo la sua lunga battaglia contro un male bastardo come la sclerosi a placche. Scusate se non ho risposto agli sms, ma sono sconvolta… ed è solo lunedì! :-D

Ore 10.34
E’ chiaro che la crisi degli incassi per i film “non commerciali” nasce dall’agonia delle piccole sale, umiliate dalla distribuzione che privilegia i multiplex. E così chi ama il cinema d’autore non sa più dove trovarlo.

Ore 10.35
Papà… :-(

Ore 14.44
Sto male, non ce la faccio. Vorrei esserci io al tuo posto!!! E invece sono solo impiegata semplice e tu caporeparto solo perché la fai annusare a quel coglione di Mainardi.

Ore 18.26
I funerali di papà si terranno domani alle ore 15.00 in una nocciola.

Ore 18.28
I funerali di papà si terranno domani alle ore 15.00 nella Chiesa di San Biagio.

Ore 22.10
Grazie per i messaggi, i telegrammi e tutto l’affetto che mi state dimostrando in questo momento difficile. Senza di voi non ce la farei mai. Scusate se non ho ancora risposto a tutti ma sono giorni un po’ così e non ho neanche avuto il tempo di mettermi a sedere. Un abbraccio stretto.

Ore 00.13
Cotta.

Ore 02.40
Forse non ha molto senso, ma pensavo che strano il fatto che papà sia venuto a mancare giusto in tempo per il suo funerale di domani. A volte, la vita… :-(

Ore 02.51
Se mi chiedessero di non bere caffè per una settimana e in cambio riavere il mio amato papà anche solo per poche ore, firmerei IMMEDIATAMENTE o comunque sarei fortemente tentata. Il caffè oltretutto non mi fa impazzire.

Ore 02.52
Manchi. :-(

Ore 5.51
Papà ci ha lasciati dopo una lunga malattia. Ho deciso che non andrò alla camera ardente e nemmeno al funerale perché, so che fa strano dirlo, ma mi ha deluso. Il suo male ha vinto perché papà non ce l’ha messa tutta, non c’ha creduto abbastanza, eppure aveva tutto per farcela, tra cui (piccolo dettaglio) una famiglia che lo adorava. In questo momento per me il cadavere lo possono buttare anche nel secchio.

Ore 5.59
Scusate lo sfogo di prima, ma sto di merda. :-(

Ore 11.48
Oggi è una bella giornata, non come quelle persone che flirtano con il tuo ragazzo dicendosene amiche e poi invece ci provano che amiche siete e se qualcuna si sente coinvolta è bene che faccia un SERIO esame di coscienza.

Ore 15.12
Ciao papà, ti voglio bene. Ti immagino in Paradiso, libero e felice, su una carrozzella per disabili tutta d’argento. Saluta la mamma.

Ore 15.31
Sto cuocendo la torta Ape Regina della Cameo. Dice dieci minuti a 180 °C ma mi paiono pochi. Qualcuno sa se per cuocersi deve restare in forno di più?

Ore 15.41
Cotta.

Ore 20.25
Ho letto una cosa su un libro di Coelho. In pratica dice che nessuno muore davvero quando resta nel cuore delle persone che l’hanno amato. Bello! :-)


Gunther Brodolini in libreria!

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Esce oggi in libreria.
Affrettatevi perché tempo poche ore la censura lo ritirerà (hanno già mandato un tizio in salopette a farmi un discorsino).

E’ la storia di un moccioso marcio a spasso per un mondo più marcio di lui, fra vecchi pagliacci pederasti, nonni a forma di pompelmo, yeti dal cuore d’oro, alti prelati in polmoni d’acciaio, gechi, scambisti, ritardati arrivisti, vip come se piovesse e vampiri da pianobar. Lo vedremo confondere un campo di concentramento per un agriturismo, incontrare Gesù in treno, tentare di risolvere la fame nel mondo con esiti discutibili e inoltrarsi nel puffoso regno dell’Oltretomba. Ogni pagina del suo diario vi traghetterà in un’avventura psichedelica intrisa d’un iridescente umorismo nero pece.

E comunque l’ho scritto io e credo basti.

Nel caso in cui abbiate bisogno di ulteriori rinforzi positivi, ecco a voi un gavettone di motivi per comprarlo e regalarlo.

  • E’ già stato definito il libro shock dell’anno nientemeno che da mio cognato, di prima mattina, usando un rotolo di Scottex finito a mo’ di altoparlante.
  • Contiene documenti inediti e rivelazioni scottanti su moltissimi vip (esatto, anche lui).
  • Metà del ricavato dalla vendita verrà devoluto in beneficenza a un’industria bellica equosolidale.
  • L’altra metà renderà possibile un delicato intervento chirurgico a mia madre. Che poi non è niente di particolarmente grave, è più che altro un regalo. Anzi, a ben pensarci è più un regalo per me: deve rifarsi il seno. ;-)
  • L’inchiostro con cui sono impresse le parole del libro è composto per l’1% dal sangue della piccola Angela Celentano. Un capriccio mio.
  • In un capitolo c’è una scena molto divertente con un pellicano.
  • E’ pubblicato dalla casa editrice FuoriOnda, quella del libro di Giuseppe Civati e dell’autobiografia di Roberto Baggio, dei quali si sono incaponiti a considerarmi l’anello di congiunzione.
  • Una copia su cinque è stata leccata da un ragazzo sieropositivo penetrato in redazione.
  • La copertina è stata realizzata da Selena Garau, artista concettuale aretina con un vizietto, come dire, “particolare”: quello di fare l’amore.
  • Il libro è stato stampato da un tipografo disperato per la madre morente, proprio nei minuti in cui spirava da sola in ospedale causa ritardo del figlio causa brossura.
  • Per la carta di questo libro è stata abbattuta una quantità di alberi pari a diciotto volte quella che serviva, perché le prime stampe non mi convincevano (a riguardarle andavano benissimo).
  • La prefazione porta la firma nientemeno che di Federico Baccomo Duchesne, alcalinico autore di Studio Illegale, I Love Shopping X il Baby, La Gente Che Sta Bene e Se Vuoi Fare il Figo Usa lo Scalogno.
  • Il libro ha lo stesso identico formato verticale dell’agenda rossa di Borsellino che ho qua. Anzi che avevo, visto che mi sa che l’ha presa mio nipote.
  • Un capitolo che non dirò mai quale mi è stato dettato nientemeno che da Mino Martinazzoli in punto di morte.
  • A tutti quelli che mi faranno avere la propria foto con il libro invierò un autografo di Tony Binarelli con dedica personalizzata di Giovanni Spadolini e saranno nei ringraziamenti del prossimo (probabilmente “Elogio del Sic a 10 anni dalla scomparsa”, in uscita il prossimo Natale per le edizioni Motoscafo).
  • Nelle copie in vendita nelle librerie online (Amazon, IBS, Unilibro…) per un errore sono state inserite delle banconote di vario taglio, in media due o tre per copia. Tranquilli che non escono e non se le rubano i commessi perché il libro è sigillato. Poi quando vi arriva sarebbe bellissimo se ce le spediste indietro.

LO TROVATE NELLE LIBRERIE FISICHE MA ANCHE A 6.80 EURACCI SCHIFOSI QUI:

AMAZON
FELTRINELLI
IBS
UNILIBRO
LIBRERIA UNIVERSITARIA

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Brodolini e l’impossibilità di raccontare l’infanzia

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LE AVVENTURE DI GUNTHER BRODOLINI 
di Alessandro Gori
Uscito il 24/07/2013
Edito da Fuori Onda

Consiglio vivamente a tutti QUESTO libro di un mio ex paziente con cui sono incredibilmente riuscito a rimanere in buoni rapporti, nonostante i momenti di puro terrore vissuti assieme*.

* Questa che precede è una frase che tenta, con scarsi risultati, di simulare lo stile del Gori: ogni pensiero presenta una mezza verità, subito mascherata da un fiotto di nonsense o sarcasmo orrifico. Quella de Le Avventure di Gunther Brodolini, in effetti, è una narrazione composta di frasi e battute (la maggior parte geniali) che indicano una direzione ma poi la negano con uno sberleffo, affermano qualcosa e subito dopo fanno esplodere un petardo che col suo BANG! ne distrugge la metà, riducendola a un moncherino irriconoscibile, a un non senso.
Nella scrittura del Gori, e al di là della sua consapevolezza, sembra operare un dispositivo linguistico che genera un continuo travisamento, tale da rendere incomprensibile ciò di cui si parla davvero. Se tale operazione fosse voluta, si tratterebbe di una cifratura. Ma non si può parlare di linguaggio cifrato perché, a ben vedere, la chiave non esiste: è sconosciuta allo stesso autore.
La definizione migliore di questo libro è quindi: una narrazione sull’impossibilità di raccontare l’infanzia.
Che cosa si trasformi in noi, quando l’infanzia ci abbandona, è un grande mistero. Nella mia professione molte teorie forniscono una risposta alla domanda: nessuna di queste è soddisfacente. Qualcosa sfugge sempre, nel tentare di mettere a fuoco quelle emozioni lontane: è, in fondo, il tema su cui si fonda la poesia.
Sembra quasi che la mente adulta non sia in grado di rappresentarsi la mente bambina. E che, pur analoga ad essa per struttura di contenuti (la memoria, sia semantica che autobiografica), possieda uno sguardo su se stessa radicalmente diverso, tale da rendere la frattura irrimediabile: il modo in cui un bambino organizza il proprio sapere è del tutto differente rispetto a come l’organizza l’adulto, che guardandosi indietro non trova più traccia del se stesso bambino, ma solo un ricordo falsato (travisato), un’immagine monca.
Tale differenza è, evidentemente, costituita dall’eccesso di piani di significato che si intrecciano nella mente di un adulto. Il corpaccio villoso di un trentacinquenne, con le sue prostatiche inconfessabili voglie, non può ospitare la mente di un bambino: ne riempie gli ampi spazi con le proprie pulsioni mature, e nel lordarla di fatto la rende altro.
Adulta è senza dubbio la rabbia, assolutamente stupefacente, che traspare tra le parole esplosive del piccolo Gunther Brodolini. Essa è quindi nello stesso momento inverosimile (un bambino di quell’età non possiede gli strumenti per esercitare una simile ironia), ma anche espressione della frustrazione (dell’autore?) di invertire l’orologio del tempo, farsi piccino piccino e poter narrare se stesso a quell’età, o magari riviverla.
A ben vedere nessuna infanzia fino a oggi narrata nella storia della letteratura è verosimile. Tutto è filtrato da un linguaggio adulto, uno sguardo adulto, una coscienza adulta.
I bambini dickensiani alla David Copperfield appaiono sempre troppo consapevoli del proprio essere oggetto di compassione; la morale di Collodi si manifesta ingombrante in ogni pagina de Le Avventure di Pinocchio. E che dire del manuale di psicopatologia familiare squadernato da Enrico Bottini nel libro Cuore? O dello spaventosamente perverso ‘fanciullino’ che chiama dal profondo abisso (compare qui lo spettro di Alfredino Rampi) il grassoccio, insopportabile Pascoli? Che dire infine dei laceranti tormenti sulla consapevolezza della propria stessa alienità de Il Piccolo Kuga dell’estone Josif Juttiperkis?
Nulla. Parole false, strumentali, stonate: il più onesto era Dickens che almeno lo faceva per campare.
A differenza di tutti gli autori precedenti, comunque, Alessandro Gori sposta più in alto il picchetto sulla via ferrata verso la vetta della comprensione del bambino da parte dell’adulto. Ma il picchetto, piantato a martellate nella roccia friabile, causa una frana. A questo punto la vetta non è più raggiungibile, e che cosa prova l’autore? Rabbia. Quindi sarcasmo, nonsense, eccetera.
Ci siamo? OK. “First happy, then sad”, un inglese definirebbe l’andamento dei continui giochi di parole nel libro del Gori. Via via che se ne leggono le pagine, infatti, l’iniziale ilarità tende ad affievolirsi, lasciando spazio all’ingrandirsi progressivo di una scritta a pennarello nero sempre più evidente e definita, tanto che nell’ultima pagina sopravanza inequivocabilmente la narrazione stessa, e si conferma il messaggio più reale del libro, il suo vero discorso. La scritta dice: “MORIRAI”.
Questa rivelazione finale conferma definitivamente la progressiva consapevolezza del lettore (inizialmente confusa, anzi buffa) della impossibilità di recuperare mai la propria infanzia, perché il tempo ci trascinerà sempre avanti, e non potremo mai più possedere (e calzare) la mente libera e la serietà semplice di un bambino – ma soprattutto l’intensità assoluta che ha, in quegli anni di vita, la sensazione di verità delle cose, nel loro manifestarsi.
Questa piacevole desolazione è il sentimento del libro di Alessandro Gori, noto autore di favole per ragazzi.

Lorenzo Scaglietti, psicologo.



Prossimamente

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E niente, oggi m’intervistano su Brodolini e la giornalista di Epoca mi fa: “Qual è il suo libro più bello?”.
E io, col brandy in mano, sputando un seme: “Quello che devo ancora scrivere”.

Indovinate poi se me la sono scopata o no?
Prima che qualche simpatico risponda “no” piccolo aiuto: sì. ;-)

In ogni caso – editori aguzzate le orecchie (LAMURSIA SVEGLIA!) – ecco le opere su cui sono al lavoro e che conto di pubblicare nei prossimi mesi.

  • Elogio del Sic a vent’anni dalla scomparsa
  • I love shopping per il baby 2: Tutankhamon risorge!
  • La conchiglia dell’essere
  • Certo che anche i partigiani
  • Un safari che non rifarei
  • Kynaglia, la donna che non sapea danzare
  • Harry Potter e il carrarmato di seta
  • Volevo essere Marcello Sorgi
  • Gomorra 2: I love shopping per il baby 3
  • Io, abusato
  • I problemi di noi pedofili
  • Limoncello: l’oscura mafia
  • 300 barzellette sulle piante carnivore
  • Il Conte di Carmagnola torna a far danni
  • Saclà: una storia italiana
  • L’Italia che ho in mente
  • Il caso Berlusconi: benefattore o santo?
  • I più grandi butterati del ’900
  • La mia vita con Renato Mannheimer
  • Il piede, questo sconosciuto
  • E adesso parlo io
  • Ricomincio da capo
  • Allarme Ivano Marescotti: che fare?
  • La mia vita da drag queen
  • La mia vita con l’handicap
  • Cucinare senza tordo
  • Marcello Sorgi, l’autobiografia

Perniciosi ipertesti

Appunti su una giornata al mare

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Assurdo. Sono da solo in spiaggia e il mio ombrellone getta l’ombra di un vescovo che balla scatenato.

Ho strizzato il flacone di crema solare vuoto e ha fatto un fischio che un bambino s’é messo a piangere e suo babbo mi ha minacciato che m’ammazza.

Che strana mattina. Si è appena fermata all’ombrellone Romina Mondello, mi ha svegliato e mi ha pagato 5 euro per scorreggiare e poi mi sono riassopito.

Appoggiando una conchiglia dentro l’orecchio si sente il rumore del timpano che si spacca e poi più niente.

A questo siamo arrivati. Una bottiglietta piccola d’acqua minerale a 1 € (UN EURO!). E se prendevo l’aragosta quanto la pagavo? Un miliardo?

In spiaggia ho detto a un bambino che giocava con le formine che il sarcoma di Kaposi è il cancro dei froci ed è scoppiato in lacrime.

Scopro adesso che nella spiaggia di Milano Marittima c’è un posto dove noleggiano i pedalò e fanno anche le operazioni al cervello con le forbici e il talco.

I miei genitori m’hanno appena tirato una medusa per il fatto che non lavoro. Che cretini.

Uno scherzo che mi piace fare quando faccio un gavettone a qualcuno è di mettere delle gocce di limone insieme all’acqua perché non se ne accorgerà mai e io lo so e me la rido ROTFL LOL UNIPOL :-D

A questo siamo arrivati. Stavo dormendo in spiaggia e un vecchino mi ha svegliato per dirmi che dal pepe si ricava il salmone.

Stamattina il compagno di mio padre mi ha preso a schiaffi senza motivo e mi ha costretto a cantare fra le lacrime Male di Miele davanti a una ragazza che mi piaceva.

Non mi vergogno di dire che da diversi minuti, da tre ombrelloni di distanza, io e Alberto Brandi di Controcampo stiamo facendo l’amore con gli occhi.

Ero al campo nudista con Kimberly (19 anni) e mentre me lo stava succhiando mi farfugliava un discorso sull’editoria a pagamento che m’ha fatto passare la voglia.

Soffiando su una piccola ferita al dito che si era fatto mio figlio oggi in spiaggia, gli ho insufflato una bolla d’aria ed è morto.

Domanda domandina domanduccia: se al mare i bambini costruiscono castelli di sabbia, cosa costruiva da piccolo l’ex Ministro Castelli? Bambini di sabbia, risponderanno i miei piccoli lettori. E invece no, castelli pure lui.

Mi sono appena fatto farcire una piadina con prosciutto, salame e bicchiere di Coca ghiacciata.

Ettepareva. Apro una piadina e chi ti trovo? La piccola-media industria. :-(

Malinconia al tramonto. Sul bagnasciuga è passato un granchio con la faccia di Calipari. :-(

Certo che la scienza sul bagnasciuga ha fatto passi da gigante.

Chissà a cosa pensa Max Laudadio quando guarda il mare un attimo prima che si faccia sera.

Sono al Pineta scatenato con un cappellino Saclà che canto “tutti al mare a mostrar le chiappe chiare” e una coppetta gelato piccola e modestamente ho appena pianto.


20 grandi che cambieranno l’Italia

E forse c’è anche modo di scopare

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Curiosità pruriginose su Denise Pipitone con diapositive e Simmenthal
10 modi per raccontare male una barzelletta però brutta
Giovanni Falcone: il Renato Rascel dell’antimafia?
Poesie con dentro le parole consapevolezza, ambra e glicine
Unplugged delle canzoni dell’immenso De André ma anche di suo padre Fabrizio
Le imitazioni dei presentatori difficili tra cui Carlo Massarini e Massimo De Luca
Classico numero di burlesque con la flanella e le feci
Seduta spiritica con scherzo a Gesù e poi riattacchiamo
Provocazioni antipatiche nei confronti della gente ai tavoli (fare molta attenzione)
Numero di telefono di Mariella Nava in regalo per tutti
Momento introspettivo perché noi comici sotto sotto ridi pagliaccio eccetera
Andrea Rizza al piano che suona le canzoni di Mozart
Roulette russa con quelli del pubblico senza baffi finti (biondi)
Interverrà Arnaldo Forlani
Porto anche un dolce all’ananas che mi ha fatto mia mamma
Malore dal vivo non simulato

E molto altro…

Ah, ovviamente sarà possibile acquistare questo nella variant-cover con Bernardo Caprotti che sputa un nocciolo.


Le 20 persone che non vorresti MAI incontrare al supermercato

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  • La cassiera scorbutica che pare ti faccio un favore ad accettare i tuoi soldi ma stiamo veramente scherzando?!
  • La classica persona coi pacchettini di plastica con all’interno il prosciutto cotto appoggiati addosso alle mani.
  • Il bambino piccolo, tarchiato, coi capelli rossi lunghi, lunghissimi che urla “Cipria! Cipria!”
  • La casalinga che ritaglia i punti premio dalle confezioni di forbici con le forbici stesse, senza tirarle fuori ma manipolando il blister dall’esterno e intanto ruota.
  • Il facinoroso che va al reparto ortofrutta con la maglietta con scritto “Abbasso i carciofini” e viene – anche giustamente – allontanato.
  • La classica persona con la vaschetta di prosciutto cotto, proprio fatta di prosciutto cotto e con dentro la classica vaschetta di plastica accartocciata.
  • Il contadino che entra col trattore e gli pare di aver fatto chissà cosa.
  • Due bambini che imitano in solitaria Fantozzi che dice “come è umano lei”, poi s’incrociano al reparto biancheria e si spaventano reciprocamente ed è tutto un “come è umano lei” e intanto si abbassano, si abbassano sempre di più, “come è umano lei”, sempre di più, Lucrezia…
  • Il pedofilo che compra i salamini e li nasconde… avete capito dove?!?!?D%é=dgòè++ ;-)
  • La vecchina che non arriva a prendere il barattolo di peperoni sbucciati perché troppo in alto per lei e lo chiede a te e te ti abbassi per prenderli ed è a 20 centimetri da terra e poi ti abbassi ancora per darlo a lei.
  • La standista in tailleur col sorriso tirato che ti offre dei campioni gratuiti di sambernardo morto.
  • Quello del Dixan che ti fruga nel carrello e propone di scambiare 2 prosciutti disossati e in cambio ti da 1 Dixan.
  • La vecchina che è alla cassa con un pacchettino piccolo di semolino, una porzione di petto di pollo e 600 litri di Sprite.
  • Il macellaio che gli chiedi un etto di bresaola e lui invece te ne versa un litro e poi ti fa “Che faccio, signora? Lascio Stefano?” e piange.
  • Saviano che si nasconde dietro una scatola di confezioni di Estathè prima di essere freddato dall’ultima organizzazione che s’aspettava di far arrabbiare: Mediashopping.
  • Il Gargoyle dietro ai frighi che sbrana le bottiglie di acqua frizzante.
  • Quella del reparto gastronomia che butta le aragoste vive nell’acqua bollente e queste cacciano uno strillo ma lei nemmeno le sente perché pensa a un amore lontano.
  • Il poliziotto in borghese che dice di seguirlo perché ti ha sorpreso a rubare le coperte a letto, a Malta, nel 1989.
  • La persona completamente carbonizzata che striscia e muore stringendoti la caviglia e poi scopri dall’orologio che era tuo papà.
  • Red Canzian.

Io ci sarò

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Venerdì 11 ottobre, alle ore 22.30, nello storico Caffé Notte di Via delle Caldaie 18, a Firenze (055 223067), avverrà:

TORINO UNA SEGA 3

LETTURE TERMINALI
Serata di letture a voce alta aperta a chiunque.

Scrittori di tutta l’Italia.
Io sarei quello col cappellino.

Regolamento:
- 10 minuti a testa
- Leggi una cosa tua più una cosa di qualcun altro
- Leggi cose che fanno accapponare la pelle
- Si legge nudi in braccio a La Malfa

Ah, mi porto nello zaino una decina di questi.
Per pietà, falliti.



Lo Sgargabonzi LIVE!

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per lo sgarga1

Venerdì 18 ottobre alle ore 18
c/o CAFFE’ LETTERARIO FAHRENHEIT 451
Piazza della Libertà, San Giovanni Valdarno (AR)

Solo per coppie scambiste, grandi ustionati e chiunque altro.

E’ gradito l’abito scuro e l’autoarticolato Bo-Frost.

Ampio parcheggio totalmente mentale.

Moderato rischio di pigliare qualche ceffone.

Possibilità di farsi la dialisi durante la serata anche per provarla.

Possibilità di scopare due giovani messicane sordocieche nel retro-foyer.

Buffet per tutti, tra cui un tritato di siringhe con besciamella e capperi.

Tucani.

INGRESSO LIBERO.

E potrete farmi firmare documenti capestro sulla morte di Raul Gardini ma anche QUESTO.


Lo Sgargabonzi LIVE! (strikes back)

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Mercoledì 23 ottobre, ore 21.30
c/o Circolo Culturale Aurora
piazza Sant’Agostino, Arezzo

INGRESSO (ed è una delle ultime volte) LIBERO

Serata benefica il cui ricavato spirituale andrà in beneficenza ai bambini del Darfur per l’acquisto di beni di prima necessità, ovvero uno stock di 10.000 piccole bare bianche come innocenti gigli amore mio.

Scusateci ma nel corso della serata verranno regalati dei diamanti come articoli promozionali per la gioielleria Étoile. Accettarli è l’unico favore che, in ginocchio, vi chiediamo.

Ricordate che durante il galà potrete farvi firmare e dedicare QUESTO libro da me o, a scelta, da Alessia Fabiani. Sull’acquisto del libro pregherei i signorini di non farsi ulteriormente pregare, perché – guarda un po’ – ci terrei che tornasse in ristampa prima di Natale (pensa che strano che sono: voglio vendere!).

Cortesemente vi chiedo di passare parola altrimenti… eheheh… ma lasciamo perdere va’!

Buonasera.


Lo Sgargabonzi LIVE FOR KIDS

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sgarg (1)

Sabato 26 ottobre, ore 17.00, INGRESSO LIBERO
c/o Libreria La Pergamena
via Amendola 39
Pieve di Sinalunga (SI)

“Sono passati più di otto anni da quando ho visto nascere lo Sgargabonzi, un cammino al fianco del bambino in tutte le fasi della crescita con soluzioni specifiche, semplici e sicure.
Trovo che lo Sgargabonzi abbia fatto al deficit di attenzione e iperattività quello che Vlad Tepes III di Valacchia ha fatto ai due ambasciatori inviati dal Sultano turco Mehmed”.

Lucia Rizzi (SOS Tata)

In occasione dell’incontro sarà servito un pantagruelico buffet e l’autore autograferà questo libro con un fiotto di caramello.


Lo Sgargabonzi LIVE a Lucca Comics

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Sabato 2 novembre, ore 21, INGRESSO LIBERO
c/o Polisportiva Autogestita Madonne Bianche
via per Sant’Alessio 616, Lucca

Ho frequentato per una vita Lucca Comics come il peggio fallito che faceva la fila e pagava pure il biglietto. Rammento che giravo per i cessi chimici con bustate di fumetti Bonelli impolverati alla ricerca di Giancarlo Berardi per chiedergli se riprendeva a sceneggiare Ken Parker o se almeno avevo da darmi un limone per pulire una siringa. Ero inconfondibile: avevo un K-Way verdolino con un panino con la frittata sudata che pulsava in tasca, lo zainetto d’incoraggiamento-acquisto Mondolibri, il cappello da Davy Crockett, il cellulare attaccato con l’elastico all’orecchio con la mamma che voleva essere aggiornata sui numeri di Larry Yuma che le trovavo. Senza contare che sfoggiavo una cisti enorme a cui disegnavo col marcatore nero un sorriso incosciente e spacciavo per un cosplayer accanto a me vestito da Barbapapà. Beh, quei tempi sono finiti e quest’anno torno sì a Lucca, MA DA PADRONE!
Fate le persone normali! Sabato organizzatevi per tornare tardi. Non tornate in treno, pigliate la classica autovettura di proprietà. E non fate quelli che dopo Lucca Comics cascasse il mondo devono andare a cena perché loro la vita se la vivono al massimo e si nota dall’amaro del Capo che pigliano alla fine.  Beh, sappiate che allo Sgargabonzi Live sarà offerto un buffet pantagruelico per tutti, crodini compresi. Ma alle 21 spaccate vi voglio tutti lì. Ovviamente non venga chi non ha intenzione di scopare con delle splendide ragazze svedesi che poi s’innamorano e si legano tantissimo ma accettano che tu abbia anche altre storie.

Ah, ovviamente chi si presenterà con questo libro, avrà in omaggio la mia firma con dedica e litografia del grande, incredibile, borioso Ivo Milazzo.


Appunti su una giornata al mare (parte seconda)

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Certo che tristezza: la mia prima vacanza senza Giraudo. :-(

CHI ABBANDONA IL PROPRIO CANE IN AUTOSTRADA SI MERITA DI ARRIVARE ALL’HOTEL E LA CAMERA NON E’ ANCORA PRONTA E DEVE ASPETTARE 2 ORE (MAGARI INTANTO VA A FARE UNA PASSEGGIATA O IN SPIAGGIA)

Prima un bambino in spiaggia spruzzava insetticida su una fettina di pane e suo babbo l’ha scambiata per Philadelphia e l’ha mangiata, poi ha rimesso e ha dato colpa alla colazione dell’hotel e se ne è andato fra mille polemiche tra cui la polemica 14.

L’Adriatico è cosí sporco che, non so se l’avete notato, ma oggi c’è anche una cartaccia.

Chissà se Marystell Polanco in spiaggia legge come me Zagor con la bustina perché non si sciupi. :-(

Mentre mi bombavo una tizia l’ho costretta ad urlare a squarciagola una fricativa labiodentale sorda ovvero “fffffffffffffffffffffffffffff” e la gente in spiaggia assordata impazzivano.

Assurdo. Lascio l’ombrellone 5 minuti e chi ti ritrovo.sopra i lettini? Foppa e Pedretti.

Perdere peso rilassandoti sotto l’ombrellone? Da oggi puoi! 5 minuti di dispiacere reale o ben simulato per la morte di Stefania Rotolo fanno bruciare fino a 120 kcal. 150 kcal se con voce rotta da pianto. 180 con lacrime, 225 con polemica con vostro/a cognato/a sulla storia fra Stefania e Sammy Barbot. Un bonus di 50 kcal per la scena del “allora se la pensate così tolgo il disturbo”. E’ un esercizio che potete ripetere ogni volta lo vogliate. Fatevi furbi!

Curioso come ci siano conchiglie a forma di conchiglie un po’ più piccole.

Hanno trovato l’Audi di Mirko Setaro dei Trettré in una piccola spiaggia dello Ionio. C’erano impronte di due persone sulla sabbia. Andavano verso il mare.

Ero in jaguar con alcune modelle Stanhome (poco meno di due, esattamente una) raccattate al Papeete e mi hanno telefonato da casa per dirmi che mio nonno prima di morire ha detto che CON GLI OCCHIALI SPEKTRE STAREI DA DIO!!! GRANDE VECCHIOOOOOO!!!

Al Caminetto uno sborone invece dell’acqua naturale l’ha chiesta “frizzante”.

A volte quando uno compra una coppetta molto piccola di gelato se non ci sta continuamente attento la finisce subito.

Un tipo di gelato che mi ha sempre ripugnato è il gelato sciolto per infiltrazione mafiosa.

Ero a Villa Papeete con una preppy di Lambrate amica di Ghigo e un buttafuori mi fa “sei nella lista rossa o nella blu?” E io tranquillissimo: “sì”.

Dopo diciotto lunghi mesi, l’Adriatico mi ha restituito il corpo di Maria Adelaide, il plancton con cui ho condiviso gli ultimi trent’anni della mia vita. E forse non è nemmeno lei perché i plancton alla fine sono molto simili e vorrei spaccare tutto e invece alla scientifica hanno detto che devo darmi una calmatina che hanno gli alambicchi nuovi.

Sono al Pineta che sto bombando una figa, Jennifer, 19 anni, modella Stanhome e mentre scopiamo fa il numero di Alfonso Thomas in Vieni Avanti Cretino.

Bevo daiquiri ghiacciato appoggiato coi piedi sulle ciabatte griffate Ciabatte del Mondo Hobby & Works 12esima Uscita all’interno del motoscafo in corsa Motoscafi del Passato Hobby & Works 14esima Uscita addosso al mare che è un brodo con del troiame a prua di cui una negra interno verde Troiame Hachette Numero Promozionale.

Appoggiando una conchiglia all’orecchio si sente la voce lontana di una donna che chiede aiuto.

Gioco della bottiglia stanotte in spiaggia e chi mi tocca baciare? Cofferati.


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